Le tre aree sono state già individuate e sono collocate all’isola di Ponza (LT) e all’isola di San Pietro (Sud Sardegna) per la Ligustica. La terza ADA riservata alla Carnica sarà invece in Val Fraele (SO). In queste tre ADA, secondo un protocollo ormai collaudato, le colonie deputate alla produzione di fuchi, le cosiddette DPQ (Drone-producing Queen), saranno in numero variabile, ma figlie di madri intese a campionare la migliore variabilità della sottospecie in questione. Le colonie di queste madri saranno testate, mediante genotyping di 3 apine nascenti, per certificarne l’appartenenza al tipo genetico previsto. In queste modo le figlie di queste stesse madri, le DPQ che produrranno fuchi per partenogenesi, genereranno maschi di certa origine raziale.
Al fine di garantire il migliore possibile funzionamento delle 3 ADA AISSA ha predisposto appositi regolamenti operativi (scaricabili qui) e si sta garantendo dalle Amministrazioni Comunali interessate apposite Ordinanze che inibiscano l’accesso alla area da parte di altri apicoltori stanziali o nomadi.
L’importanza di questo progetto risiede nel fatto che la sua realizzazione può costituire un modello per iniziative analoghe replicabili in ogni parte di Italia. Il controllo dell’accoppiamento realizzabile in un’ADA è l’unica strategia concretamente vincente per una reale salvaguardia di tipi genetici oggi minacciati da quei fenomeni di erosione genetica, frutto della globalizzazione, che stringono d’assedio alcune varietà di api in Europa.
Per altri dettagli scarica la presentazione del progetto: